Testimonianze e documenti sulla morte di “Bisagno”
L’ILSREC (Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea) ha deciso di mettere online i documenti su Aldo Gastaldi “Bisagno” e la sua tragica morte.
In questo video di Franco Gimelli (Vice presidente del Collegio dei Garanti ILSREC, membro del Comitato scientifico dell’Istituto e della Direzione scientifica della rivista “Storia e memoria”) dal minuto 5:05 viene portato a testimonianza il libro di Marina Marchetti (Bibliotecaria della Biblioteca Civica “A. e A. Vago” di S. Margherita Ligure) edito nel 2005 “Sognando la Pace… racconti di guerra (1943 – 1945)” nel quale viene riportata l’intervista a Giacomo Gastaldi, fratello di “Bisagno”.
“… Documenti veri: non le speculazioni e i sentito dire del revisionismo firmato Pansa….” (citazione da un post di Donatella Alfonso).
Marina Marchetti è membro del Consiglio Direttivo e, indubbiamente, uno degli attivissimi “motori” della sezione ANPI di S. Margherita Ligure – Portofino e questo riconoscimento da parte dell’ILSREC è motivo di profondissimo orgoglio per tutti gli iscritti della Sezione.
Questo importante lavoro dell’ILSREC si rende opportuno – se non necessario – in seguito alla pubblicazione di “Uccidete il comandante bianco. Un mistero nella Resistenza” (Rizzoli), il libro nel quale il “giornalista” Giampaolo Pansa, non nuovo ad interpretazioni del tutto personali e fantasie da “romanzo d’appendice”, riprende la vicenda di Aldo Gastaldi, comandante della divisione “Cichero”. «Serve rispondere a qualsiasi tipo di strumentalizzazione e falsità storica», spiega Giacomo Ronzitti, presidente dell’ILSREC, dopo «l’indegna campagna che non si fonda su un documento, un atto, una fonte verificata ma solo su dicerie e voci autoalimentate». Giacomo Ronzitti, in una lettera al Corriere della Sera, così prosegue: «L’ILSREC custodisce le testimonianze autografe dei partigiani che accompagnarono “Bisagno” ed è sempre disponibile al confronto sulla base di documenti inediti, di fatti nuovi e verificabili. Il resto appartiene semplicemente al campo del pregiudizio e della speculazione strumentale».