Per la vita
PRO VITA. Per la vita. Chi non è per la vita? Credo nessuno. Ma la legge 194 è necessaria affinché anche una sola donna che si trovi nella drammatica condizione di dover abortire possa farlo nella massima sicurezza possibile. L’aborto non sparirà magicamente perché lo dicono i Fontana, i Pillon e la loro squallida congrega; le donne benestanti se ne potranno avvalere magari all’estero e quelle meno benestanti tramite modalità pericolosissime per la propria salute (qualcuno ha detto “mammane”?). E’ questo che si vuole? Punire la discendente di Eva tentatrice e complice del demonio? Basta dirlo.
L’educazione sessuale nelle scuole, un welfare degno di un Paese civile, un’occupazione femminile non tristemente agli ultimi posti delle classifiche europee, aiuti ai consultori pubblici, sono invece condizioni che possono impedire il verificarsi dei fattori che portano all’aborto. Ma è troppo difficile e faticoso provare a concretizzare queste cose, più comodo demonizzare la donna e fare oscene politiche di bassa lega (è proprio il caso di dirlo) sul suo corpo e sulla sua sofferenza.