Mattarella a Cefalonia: «Evitare ogni rischio di ricadere negli errori del passato»
Mentre a Predappio una massa di persone orride celebra un dittatore, inneggiando tra l’altro anche a Salvini (“tieni duro, camerata”; mica c’è da sorprendersi peraltro, lo votano pure) e sfoggiando magliette scandalose su Auschwitz, il Presidente Sergio Mattarella accetta l’invito del Presidente della Repubblica ellenica, Prokopis Pavlopoulos, proprio il 28 ottobre, un giorno di festa nazionale tra i più significativi della storia greca.
Una data non scelta a caso perché si tratta del giorno del NO!; tutta la Grecia ricorda il 28 ottobre del 1940 quando, alle tre del mattino, il premier greco Ioannis Metaxas rispose ‘no’ all’ultimatum di Benito Mussolini, a cui seguì lo scoppio di una sanguinosa guerra tra Italia e Grecia.
La visita a Cefalonia e Corfù è altresì significativa, con l’omaggio alla gloriosa Divisione Acqui, che dopo l’8 settembre 1943 scelse di resistere anzichè arrendersi ai tedeschi, venendo così sterminata.
Grazie Presidente, forse c’è ancora speranza in questo disgraziato Paese senza memoria e, quindi, senza futuro.
Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle commemorazioni del 75° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui
Cefalonia, 28/10/2018
Sono molto grato al Presidente della Repubblica ellenica per l’invito alla celebrazione della Festa nazionale greca che ricorda il giorno del ‘no’ all’aggressione fascista.
Gli sono profondamente grato anche per l’iniziativa di recarsi insieme a Cefalonia per rendere onore ai militari italiani fucilati, trucidati dai soldati nazisti, e ai caduti della resistenza greca in quest’isola.
La nuova Grecia e la nuova Italia sono nate dalla resistenza al nazifascismo e hanno ripudiato la guerra.
Dopo le terribili guerre del secolo scorso che hanno dilaniato l’Europa, l’Unione europea ha avviato un percorso di mettere il futuro in comune per i popoli europei, assicurando pace, amicizia e collaborazione.
Questa giornata con il Presidente Pavlopoulos, a cui mi legano grande stima e amicizia, vuole riconfermare la volontà di proseguire su questa strada e di evitare ogni rischio di ricadere negli errori del passato.